Conosci le conseguenze del fumo?

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13 novembre 2017 News0

È ormai risaputo che il fumo da sigaretta è tra le principali cause di tumore e infarto, ma non tutti i fumatori sono consapevoli delle conseguenze sulla salute dei denti, bocca e gengive.

Il primo danno visibile è la formazione di macchie gialle sui denti e l’alito cattivo.

Sicuramente questi non sono i problemi più gravi, ma con il tempo compaiono macchie marroni che facilitano l’aumento del tartaro con conseguente aumento di carie.

Rendendo l’alito sgradevole, il fumo induce a consumare chewing-gum che essendo ricchi di zucchero, contribuiscono l’erosione dello smalto dei denti.

Altre cause del fumo sui denti

  • maggior rischio di cancro della cavità orale
  • alito cattivo
  • denti macchiati
  • perdita dei denti
  • perdita di osso
  • perdita del gusto
  • recessione delle gengive
  • irritazione e bruciore delle mucose orali
  • formazione di un maggior numero di rughe intorno alla bocca

 

Come pulire i denti gialli? Ci sono dentifrici specifici o terapie, come lo sbiancamento, alle quali puoi sottoporti dal dentista. Ma purtroppo i risultati sono solo temporanei: il fumo li ingiallirà di nuovo.

In sostanza, per ridare un colore naturale ai tuoi denti, chiedi consiglio al tuo dentista.

In realtà, la presenza delle macchie è la conseguenza minore. Le sostanze presenti nelle sigarette e il fumo, rendono il cavo orale un ambiente adatto alla proliferazione di batteri anaerobi, in quanto diminuisce l’ossigeno e di conseguenza si riscontra un maggiore accumulo di placca e tartaro che se non viene eliminato con una pulizia professionale può accumularsi al di sotto della gengiva attaccando e danneggiando i tessuti parodontali.

Infatti chi fuma ha una possibilità maggiore di perdere i denti a causa di parodontiti.

Quindi cosa fare?

Smettere di fumare!


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7 novembre 2017 News0

Quando iniziare a prendersi cura dei dentini dei nostri bambini? Cosa devo fare? Queste sono le prime domande che ci poniamo quando vediamo lo spuntare dei primi dentini.

È importante che i bambini crescano con denti sani perché da questa parte del corpo discende un equilibrio generale della persona.

Il primo passo è sicuramente seguire una dieta equilibrata. In realtà la cura dovrebbe iniziare durante il periodo della gravidanza: è importante che la futura mamma scelga alimenti ricchi di acido folico e ricchi di vitamina C e D, fondamentali per la crescita dei denti da latte del nascituro.

I denti da latte tendono a spuntare tra i 6 mesi e i 2 anni e mezzo e sono 20 (8 incisivi, 4 canini e 8 molari) che in seguito verranno sostituiti dalla dentatura definitiva. I denti da latte hanno un ruolo molto fondamentale perché pongono le basi per la salute del cavo orale, ma soprattutto per la crescita generale del bambino in quanto contribuisce allo sviluppo del linguaggio e risulterà importante nell’allineamento dei denti definitivi.

Inoltre, è importante sapere che i denti da latte sono più sensibili dei denti permanenti, perché la dentina e lo smalto sono più sensibili e contengono meno minerali proprio per questo sono più soggetti all’attacco della carie. Proprio per questo motivo è importante seguire una corretta alimentazione e dire stop all’eccessivo consumo di cibi zuccherini quali merendine, dolcetti e caramelle.

Altra soluzione sarebbe quella di evitare di dare ai nostri bambini il biberon con bevande diverse dall’acqua. Evitare quindi sciroppi, succhi di frutta zuccherati e non intingere mai ciucci nel miele o nello zucchero. Importante abituare i nostri bambini a bere da bicchieri o tazze dai 12 mesi in poi.

Durante l’età neonatale, è fondamentale l’allattamento al seno per prevenire la formazione di carie nei denti da latte perché il latte materno rinforza e mineralizza questi organi.

In genere la caduta dei primi denti da latte avviene intorno ai 6 anni: i primi sono gli incisivi superiori, poi i canini e a seguire i molari. Insieme alla caduta degli incisivi compaiono i molari permanenti.

Dal momento che i denti primari cadono, è errato pensare che la cosa non abbia importanza. I denti primari ricoprono ruoli decisivi:

  • Funzionano come guide per i denti permanenti;
  • Sono essenziali nei primi passi della digestione del cibo;
  • La carie e le malattie nei denti primari possono essere trasmesse facilmente ai denti permanenti al momento della loro comparsa.

Detto ciò, è opportuno fissare la prima visita dal dentista intorno ai 3 anni.


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31 ottobre 2017 News0

Per sensibilità dentale si intende una sensazione dolorosa ad uno o più denti provocata quando cibi caldi, freddi, dolci o acidi entrano a contatto con i denti.

La sensibilità dentale è la principale causa di dolore ai denti e in media insorge spesso tra i 18 e i 40 anni e negli ultimi periodi è stato notato un aumento di sensibilità dentale soprattutto tra i giovani, dovuto ad un eccessivo consumo di bevande acide e di altre cattive abitudini.

Ma qual è l’origine dell’ipersensibilità dentale?

Il dente è diviso in più strati. Lo strato esterno, lo smalto, svolge la funzione di proteggere la dentina e la polpa, cioè gli strati inferiori, da cambiamenti termici e sostanze che ingeriamo quotidianamente.

Le 10 principali cause della sensibilità dentale sono:

  • Spazzolare i denti troppo forte o in maniera errata;
  • Dentifrici aggressivi (come ad esempio quelli sbiancanti);
  • Digrignare i denti;
  • Mangiare cibi acidi;
  • Uso prolungato di un collutorio errato;
  • Accumulo di placca;
  • Problemi alle gengive;
  • Carie dentale;
  • Dente rovinato;
  • Intervento ai denti.

Sensibilità dentale in Gravidanza

Spesso le donne in dolce attesa possono soffrire di sensibilità dentale. Questo è dovuto al fatto che durante la gravidanza l’aumento dei livelli di estrogeni può avere conseguenze anche nel cavo orale. I cambiamenti ormonali possono modificare anche la composizione della saliva aumentando la predisposizione all’accumulo di tartaro e placca incrementando il rischio di carie e gengiviti. Ecco perché durante il periodo di gravidanza è importante seguire una buona igiene orale e fare una o più visite periodiche dal dentista per evitare questi problemi.

Come porre rimedio a questo problema?

  1. Ridurre il consumo di alimenti acidi;
  2. Utilizzare prodotti con fluoro;
  3. Cambiare lo spazzolino; Bisogna optare per spazzolini con setole morbide;
  4. Usare dentifrici specifici per la sensibilità; tra i più utilizzati troviamo Sensodyne, Elmex, Bio Repair.

In ogni caso, se si accusa un forte dolore ai denti a causa della sensibilità la prima cosa de fare è rivolgersi ad un dentista che dopo una attenta visita sarà in grado di stabilire quel è la causa dell’ipersensibilità e consigliare il trattamento più corretto per risolvere il problema.


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27 ottobre 2017 News0

Lo sapevi che esistono alimenti che fanno bene ai denti e che combattono le carie?

Prima di scoprire quali sono questi alimenti, i cibi ingeriti possono essere distinti in:

  • Cariogeni: aumentano sensibilmente il rischio carie e risultano lesivi per il dente;
  • Cariostatici: non hanno nessun effetto diretto sulla carie, quindi hanno un’azione neutra;
  • Anti cariogeni: ostacolano la formazione della carie.

Tra gli alimenti anti cariogeni, rientrano i cibi che:

  • Non si attaccano ai denti e al bordo gengivale, quindi alimenti che non sono appiccicosi;
  • Hanno un basso o nullo contenuto di zuccheri;
  • Contengono minerali preziosi per la salute dello smalto, come fluoro e calcio;
  • Non sono acidi;
  • Favoriscono la crescita di batteri benefici nel cavo orale.

Tra gli alimenti che combattono la carie e che quindi fanno bene ai denti troviamo:

  • Verdure crude e fibrose (finocchi, peperoni, carote);
  • Frutta fresca non troppo zuccherina (mele e pere);
  • Frutta secca a guscio (noci, mandorle)
  • Latte, latticini e formaggi stagionati
  • Acqua e bevande senza zucchero e alcaline (tisane alle erbe).

Altri alimenti importanti sono quelli:

  • Con proprietà antibatteriche (aglio, cipolla, mirtilli);
  • Ricchi di vitamina A (ottima per lo smalto);
  • Ricchi di vitamina C (ottima per il benessere delle gengive);
  • Ricchi di calcio (latte, latticini e formaggi) e fosforo;
  • Ricchi di fluoro (mele o tè).

Pertanto, gli alimenti più cariogeni in assoluto sono quelli acidi e zuccherati (ad esempio la Cola) e quelli ricchi di zuccheri e appiccicosi (ad esempio cioccolata, caramello, torrone, caramelle gommose ecc..).

E il chewing-gum senza zucchero?
Questi possono essere inclusi nella categoria di “alimenti” anti cariogeni. Lo xilitolo, presente in questi prodotti, non viene attaccato dai batteri della placca e quindi esercita un’attività antibatterica. La masticazione del chewing-gum favorisce la produzione di saliva e quindi alla rimozione dei residui alimentari. I chewing-gum, anche se senza zucchero, non devono e non possono sostituire una corretta igiene con spazzolino e dentifricio.

Fatta la distinzione, è importante considerare anche il momento della giornata in cui si consumano i cibi. A tal proposito:

  • È preferibile consumare gli alimenti cariogeni saltuariamente;
  • È preferibile consumare gli alimenti cariogeni ogni volta che è possibile lavarsi i denti;
  • È preferibile che dopo il consumo di alimenti cariogeni, vengano assunti cibi anti cariogeni e che quindi fanno bene ai denti e combattono la carie (frutta secca a guscio, frutta fresca non acida, verdure crude e fibrose, latticini e formaggi stagionati.

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19 ottobre 2017 News0

Da sempre gli zuccheri sono considerati i nemici numero uno dei nostri denti, ma in realtà quando parliamo di zuccheri dobbiamo parlare di molte più sostanze.

Come facciamo quindi a distinguere gli zuccheri buoni da quelli cattivi?

Gli zuccheri cattivi (zuccheri-liberi) sono il Saccarosio, Glucosio, Fruttosio, Galattosio, Lattosio Maltosio, Trealosio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di limitare il consumo di zuccheri liberi ad un massimo di 5-7 cucchiaini al giorno, in quanto l’uso spropositato di questi zuccheri con un errato stile di vita può causare dipendenza e malattie come carie, obesità, diabete o malattie cardiovascolari.

Gli zuccheri buoni o non cariogeni sono invece quelli alcolici che devono la loro proprietà all’inattaccabilità dai batteri orali con conseguente mancata formazione di acidi, primi responsabili della carie. Gli zuccheri alcoolici hanno un gusto simile agli zuccheri liberi, ma contenuti calorici molto inferiori e aiutano a contenere l’aumento di peso corporeo.

Tra gli zuccheri buoni troviamo il miele, prodotto non solo migliore, ma anche più naturale. È un alimento energizzante ed ha proprietà terapeutiche. Ha potere disinfettante e compie un’azione tonico-digestiva e antiacida per lo stomaco essendo anche un antibiotico naturale. Il miele seda la tosse, migliora il sonno e il tono psichico ed ha un lieve effetto diuretico. Inoltre, è un ottimo ricostituente per bambini e anziani.

Dei dubbi sorgono sulla stevia, zucchero buono, ma ultimo in classifica. Nasce dalla pianta omonima con un potere dolcificante 200 volte superiore a quello del saccarosio, non ha poteri nutrizionali, ma è consigliata per pazienti in sovrappeso per ridurre la voglia di dolce e per chi ha problemi dentali perché non produce carie.


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25 luglio 2017 News0

Il loro nome deriva dal fatto che generalmente spuntano verso i 25 anni di età. È proprio per questo motivo che oggi vengono chiamati “denti del giudizio”, perché spuntano quando si è già adulti, ovvero un’età considerata del giudizio.

Quasi tutti abbiamo i denti del giudizio, ma non tutti abbiamo lo spazio necessario per farli erompere normalmente. Spesso rimangono inclusi nell’osso oppure rimangono sotto gengiva con la formazione di cisti che possono danneggiare i denti vicini e l’osso stesso. In altri casi spuntano solo in parte (semi inclusi), forando la gengiva e causando infezioni anche gravi (pericoronite).

Questa è un’infiammazione acuta della gengiva che circonda un dente parzialmente erotto, offrendo così una porta di ingresso ai batteri. In queste condizioni possono comparire effetti collaterali come fastidio, dolore, problemi ad alimentarsi e ad aprire la bocca. Occorre quindi sottoporsi ad una cura antibiotica, ma se la condizione si ripresenta la soluzione migliore è l’estrazione.

In ogni caso l’estrazione è consigliata:

  • Nei casi in cui il dente del giudizio viene danneggiato da un ascesso dentale o altre malattie infettive;
  • Se il dente non nasce allineato con gli altri, non permette la corretta pulizia dei denti e si corre un maggior rischio di prendere carie e altre patologie;
  • Nel caso in cui i denti del giudizio crescono in posizione orizzontale e questi vanno a spingere contro i molari;
  • Quando questi sono presi di mira da carie e in questo caso si deve intervenire con un intervento di otturazione o di devitalizzazione;
  • Quando, il mancato sviluppo della dentatura, provochi infiammazioni e mal di denti o la formazione di “cavità” gengivali che provocano l’infiltrazione di batteri molto pericolosi per la nostra salute;
  • Quando il dente non si sviluppa correttamente e rimane parzialmente incastrato sotto la gengiva.

Ad oggi, gli orientamenti scientifici, tuttavia, sconsigliano l’estrazione dei denti del giudizio. Non esistono, infatti, studi affidabili a favore dell’estrazione di denti del giudizio sani. La strategia migliore sembra essere il controllo regolare del paziente, associata a decisioni prudenti che aderiscono a indicatori precisi della rimozione.

Inoltre, l’operazione di estrazione del dente del giudizio è un intervento chirurgico e quindi richiede sempre una buona preparazione attraverso opportune visite. Inoltre, alcuni fattori, come ad esempio l’esperienza del medico o lo stato di salute del paziente, possono influire su tutto il percorso di convalescenza di una persona.


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10 luglio 2017 News0

Lo sapevi che i denti…?

10 Curiosità sui denti

1. Secondo gli studi più recenti, le persone che si lavano i denti almeno due volte al giorno hanno fino al 70% di rischio in meno quando si tratta di soffrire di infarti o ictus.

2. Un ottimo metodo per prevenire l’erosione dentale è quello di mangiare un cubetto di formaggio dopo aver masticato qualcosa di acido. Infatti il formaggio rende la saliva più alcalina e ciò diminuisce il rischio di erosione dentale e quindi anche di carie.

3. Anche ai tempi degli Inca c’erano problemi di mal di denti e grazie alle loro ricerche, l’antropologa Francoise Barbra Freedman ha scoperto che un buon rimedio era masticare una pianta tropicale, l’Alcmella Oleracea, nota anche con il nome di Crescione di Para, oggetto di studio delle maggiori case farmaceutiche.

4. I rimedi della nonna considerati tra i più efficaci oggi giorno includono l’uso dell’olio di chiodi di garofano. Basta un batuffolo di ovatta imbevuto di questo olio e applicato sulla zona dolorante per calmare i sintomi di qualche infezione dentale.

5. Durante il Medio Evo uno dei metodi più diffusi per curare il mal di denti era quello di applicare una polvere a base di scarafaggi e lucertole direttamente sul dente. Apparentemente questo tipo di polvere calmava il dolore fino a che il dente non cadeva in conseguenza di qualche malattia dentale.

6. Lo sapevate che nel periodo preistorico gli uomini soffrivano meno di carie pur non avendo i dispositivi dentali per pulirsi i denti che esistono oggi? La spiegazione è semplice. Gli alimenti che causano la carie sono soprattutto quelli che contengono gli zuccheri raffinati, zuccheri che non esistevano secoli e secoli fa.

7. Nell’antica Roma i denti traballanti venivano curati con dei fili d’oro. I fili d’oro venivano avvolti intorno ai denti per tenerli in posizione ed evitare che questi cadono. Si tratta di una specie di trattamento equivalente all’odierno splinting, usato per chi soffre di parodontite.

8. Lo sapevi che gli armadilli possono avere fino a 104 denti? Ma il record è battuto dalla lumaca, che può raggiungere il numero di 21.000 microscopici denti.

9. Generalmente, una persona nell’arco della propria vita, passa 38.5 giorni a spazzolare i propri denti.

10. Se soffrite di mal di denti, evitate di cercare trattamenti su internet. In molti casi si è dimostrato che le ricette fai da te contro i denti fanno più male che bene all vostra salute dentale. L’unica cosa giusta da fare in caso di mal di denti e contattare subito il vostro dentista!


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21 giugno 2017 News0

Tumore del cavo orale, continuano le visite gratuite

Fino al 16 giugno sarà possibile effettuare una visita gratuita da un dentista ANDI aderente per la prevenzione del tumore del cavo orale.
Neoplasia che ogni anno colpisce 8.000 persone, mentre i decessi sono oltre 3.000. Il tasso di mortalità negli ultimi anni è in lento ma costante aumento per tutte le età: la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è complessivamente pari a circa il 45% e questo nonostante basti diagnosticarlo nello stato iniziale della neoplasia per renderlo facilmente curabile.
La visita gratuita comprende un checkup su gengive, lingua e tessuti molli della bocca, ma consente anche di capire come effettuare l’autoesame e possedere quindi tutte le informazioni utili per difendersi dal tumore del cavo orale. Per informazioni e conoscere lo studio del dentista ANDI aderente più vicino a te chiama il Numero Verde dedicato: 800 911 202, oppure visita il sito: http://www.oralcancerday.it/

Sempre più pazienti in cura per neoplasie vengono sottoposti a terapie che prevedono l’utilizzo di bifosfonati, farmaci specifici che presentano un’alta affinità per le ossa. Gli effetti positivi derivanti dall’uso di questi farmaci sono evidenti, come la prevenzione di ulteriori danni ossei, la diminuzione del dolore e, quindi, della necessità di antidolorifici e la riduzione di fratture patologiche, nonché la riduzione della necessità di eseguire trattamenti radioterapici su segmenti scheletrici ed il trattamento delle ipercalcemie maligne.

Tra le complicanze, anche se la materia è ancora oggetto di studio, vi sono quelle legate alla chirurgia dentoalveolare praticata ai pazienti che assumono bifosfonati. Il rischio, in alcuni soggetti, è quello di sviluppare un osteonecrosi dei mascellari. Per questo il primo passo necessario e determinante è che il dentista che cura pazienti che assumono questi farmaci sia informato prima di eseguire la terapia odontoiatrica. Sulla materia il Ministero della Salute ha emanato delle Linee guida che prevedono di sottoporre il paziente prima di iniziare il trattamento con bifosfonati ad una visita odontoiatrica per la valutazione della salute orale, per l’impostazione di un adeguato programma di prevenzione e l’eventuale trattamento di patologie locali prima dell’inizio della terapia farmacologica.

Per i pazienti che assumono bifosfonati, il medico specialista o il medico di medicina generale non dovrebbero far sospendere tale terapia, ma indirizzare il paziente dall’odontoiatra, che effettuerà una attenta valutazione clinica evidenziando e trattando i problemi di salute orale e diagnosticando tempestivamente lo sviluppo di eventuali lesioni ossee o mucose. Egli potrà ricorrere a metodiche non invasive, prevedendo un monitoraggio con frequenti controlli.

Nel caso di interventi chirurgici orali indispensabili per il trattamento dell’infezione e del dolore, l’odontoiatra valuta, in accordo con il medico specialista, il possibile rischio di osteonecrosi, adotta protocolli di trattamento specifici, utilizza tecniche che minimizzino il trauma locale ai tessuti, effettua un monitoraggio postoperatorio frequente. Fondamentale, comunque è che il dentista sia assolutamente informato sui farmaci assunti dal paziente prima di iniziare la terapia


Il tuo dentista consiglia

Al pari dei denti naturali anche i dispositivi protesici devono essere curati e detersi, compresi quelli mobili che, dopo ogni pasto, vanno rimossi e accuratamente spazzolati con appositi strumenti. Utile anche detergere con soluzioni igienizzanti che, però, non sostituiscono l’azione meccanica dello spazzolino. Utile prima di reinserire in bocca il dispositivo effettuare degli sciacqui per detergere le mucose.

Lo sapevi che?

Il fumo aumenta la probabilità di compromettere l’impianto dentale. Al pari del dente naturale anche l’osso intorno all’impianto si può infiammare per una scarsa igiene orale e comportare la perdita dell’impianto.

Il sorriso più bello del Mondo

Il suo è uno dei sorrisi più invidiati di Hollywood ed anche per questo il magazine People ha incoronato Julia Roberts come l’attrice più bella del mondo nel 2017. La 49enne attrice diventata famosa dopo il film Pretty Woman ha vinto davanti a Jennifer Aniston e Sandra Bullock. Altre due attrici che a sorriso non hanno nulla da invidiare.


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4 maggio 2017 News0

Tornano le visite gratuite dell’Oral Cancer Day

Sabato 13 maggio 2017 torna l’Oral Cancer Day, l’evento promosso da dalla Fondazione ANDI Onlus e dai dentisti ANDI per la prevenzione del tumore del cavo orale e per sensibilizzare i cittadini a mantenere sana la propria salute orale.
In circa 58 piazze italiane i dentisti volontari ANDI incontreranno i cittadini per parlare dei fattori di rischio e degli stili di vita da adottare per prevenire questa grave forma tumorale e per ricordare che prevenzione e visite di controllo sono lo strumento più efficace nel combattere il tumore del cavo orale e altre malattie sistemiche.
Da lunedì 15 maggio fino a venerdì 16 giugno gli studi odontoiatrici dei dentisti ANDI aderenti all’iniziativa sono a disposizione dei cittadini italiani per effettuare visite gratuite per ispezioni su gengive, lingua, tessuti molli della bocca e orofaringe e per insegnare a effettuare l’autoesame della bocca e per avere tutte le informazioni utili per difendersi dal tumore del cavo orale. Per conoscere l’ubicazione dello studio ANDI aderente all’iniziativa più vicino, chiama il Numero Verde dedicato 800 911 202 o visita il sito: https://www.oralcancerday.it/

Prevenire molte malattie sistemiche partendo dalla propria salute orale

Molti gli studi scientifici che hanno evidenziato la correlazione tra malattie sistemiche e salute orale.
Gli studi evidenziano la correlazione tra la malattia parodontale (e di conseguenza la proliferazione dei batteri che la favoriscono) e molte malattie come il diabete, problemi cardiovascolari, all’apparato respiratorio fino a problemi alla gravidanza.
Gli studi dimostrano come i batteri generati da una cattiva salute orale possono entrare nel resto del corpo attraverso la circolazione sanguigna e viaggiare nell’organismo. Di conseguenza, una corretta igiene orale risulta fondamentale non solo per prevenire o curare le malattie della cavità orale, ma anche per migliorare lo stato di salute di tutto il corpo.
Per esempio le persone con diabete hanno maggiori probabilità di avere la malattia parodontale rispetto ai non diabetici, questo perché i diabetici sono più suscettibili a contrarre infezioni.
Alcune ricerche hanno evidenziato che le persone con malattia parodontale hanno quasi il doppio delle probabilità di soffrire di malattie coronariche rispetto ad individui senza malattia parodontale.
Malattia parodontale che può anche inasprire patologie cardiache preesistenti.
Alcuni studi hanno anche evidenziato una relazione tra malattia parodontale e ictus.
Altri studi hanno rivelato che i batteri che si sviluppano nella cavità orale, soprattutto nelle persone con malattia parodontale, possono essere inalati nei polmoni e causare malattie respiratorie come la polmonite.
Per quanto riguarda i rischi di una cattiva salute orale sulla gravidanza, la comunità scientifica indica la necessità di mantenere in buono stato la propria salute orale anche per prevenire malattie per il nascituro oltre che problemi alla mamma in dolce attesa.
Stile di vita sano, passando da una corretta alimentazione ed al bando di fumo ed alcol ma soprattutto una attenta igiene orale e visite regolari dal dentista, sono gli strumenti a disposizione dei cittadini per prevenire le complicazioni e mantenere in salute non solo il proprio sorriso ma la salute generale.


Il tuo dentista consiglia

Da evitare zuccheri ed altri cibi che possono alterare i livelli di acidità e la quantità di zuccheri presenti nella saliva. Bene tutti quei cibi che non alimentano i batteri che favoriscono la carie o che corrodono le superfici dei nostri denti.

Lo sapevi che?

Le persone con placca o malattia parodontale hanno livelli elevati di batteri orali e possono essere più suscettibili a malattie polmonari o disturbi respiratori come asma o enfisema.

Federica Pellegrini nuovamente dal dentista e sui social

Molto attiva sui social la campionessa Federica Pellegrini torna a informare i sui fans della cura alla propria salute orale e delle sedute dal dentista. Questa volta un video la ritrae dolorante dopo la seduta dal dentista con il ghiaccio sintetico sulla guancia.


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28 aprile 2017 Dossier0

La postura è la spia del benessere della persona. Una persona sana ha un buon assetto: dolori, fastidi, tensioni muscolari possono portarci ad assumere una postura diversa da quella ideale.
Alcune persone manifestano uno squilibrio anche di parecchi kili senza rendersene conto, ma quando si passa il limite iniziano i dolori. Un altro segnale è dato da un’oscillazione corporea alterata.
Il corpo umano oscilla in continuazione, un’oscillazione troppo ampia è la spia di problemi vestibolari, neurologici, emotivi, se troppo ridotta biochimici o ancora emotivi.
Il Sistema Nervoso Centrale funziona come un computer: se si emettono informazioni sbagliate si ottengono risultati sbagliati. Un difetto visivo, un problema dentale, un appoggio scorretto, e qualsiasi malattia alterano le informazioni.

Cosa fare?

La pedana Lizard è uno strumento di alta precisione, utilizzato in molte Università italiane e straniere, che si differenzia da tutte le pedane in circolazione per la completezza delle informazioni e la facilità di interpretazione.
Usata da un operatore esperto, può rilevare immediatamente tutti i cambiamenti che si manifestano ad esempio con un bite, con un paio di occhiali, con un plantare, ma anche con farmaci o trattamenti manipolativi.
Riassumiamo i principali problemi:

Visivo

Si può vedere perfettamente da vicino e da lontano, ma se la muscolatura dell’occhio fa fatica a coordinare il movimento dei due occhi, istintivamente cambiano l’atteggiamento del capo. Un lavoro prossimale (videoterminalista, orafo, odontoiatra, ecc…) porta a tenere tutto il giorno i muscoli del collo in tensione… e giustamente la povera cervicale soffre.

Odontoiatrico

Anche una cattiva occlusione (mancanza di denti, affollamento dentale, deglutizione scorretta) può portare a utilizzare una posizione del capo sbagliata e conseguentemente modificare la curva cervicale… e tutto il corpo si adatta. Protesi, bite, ortodonzia possono essere programmati per ridurre i tempi di intervento e quindi i costi.

Vertigini

Il maggiore controllore dell’equilibrio è il vestibolo, ma anche l’orecchio esterno svolge numerose funzioni. Tuttavia un problema di vertigini può avere diverse cause. Con Lizard diventa facile procedere per esclusione senza dover girare varie strutture cliniche.

Ortopedia

In tutte le discipline mediche la clinica è sovrana, ma verificare la risposta del nostro organismo a qualsiasi stimolo è una cosa che non può essere accertata solo visivamente. Forzare una persona a stare dritta senza eliminare le cause che le fanno assumere una postura sbagliata, può essere un rimedio peggiore del male. L’Ortopedico è molto attento a questi risvolti e ne fa uso in tutti i casi.

Fisiatra e Riabilitazione

La riabilitazione non finisce quando scompare il dolore. A quel punto resta molto da fare poichè gli atteggiamenti assunti durante la convalescenza hanno bisogno di ricreare la memoria della postura corretta, compatibilmente con le condizioni anatomiche: Lizard vi propone piacevoli esercizi bio feedback.

Problemi Dismetabolici

Si dice che il cibo è l’unico farmaco che assumiamo per tutta la vita. Dieta non significa mangiare poco e non tutti abbiamo bisogno degli alimenti. Un esame in pedana potrà dirci se abbiamo bisogno di una visita dietologica o meno.

Osteopatia Chiropratica

È cresciuto in questi anni il ricorso alle medicine complementari, anche se la scienza ufficiale continua a non dare un pieno riconoscimento. Lizard permette di dimostrare l’efficacia delle terapie in maniera assolutamente oggettiva e indiscutibile.

In conclusione…

Dieci minuti basteranno per raccogliere informazioni valide per tutti gli specialisti. L’esame non è invasivo e può essere fatto a qualsiasi età a partire dagli otto anni. Con una sola rilevazione, della durata di meno, si possono ottenere decine di grafici.


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