Perché i denti sono sensibili agli stimoli termici?

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31 ottobre 2017 News0

Per sensibilità dentale si intende una sensazione dolorosa ad uno o più denti provocata quando cibi caldi, freddi, dolci o acidi entrano a contatto con i denti.

La sensibilità dentale è la principale causa di dolore ai denti e in media insorge spesso tra i 18 e i 40 anni e negli ultimi periodi è stato notato un aumento di sensibilità dentale soprattutto tra i giovani, dovuto ad un eccessivo consumo di bevande acide e di altre cattive abitudini.

Ma qual è l’origine dell’ipersensibilità dentale?

Il dente è diviso in più strati. Lo strato esterno, lo smalto, svolge la funzione di proteggere la dentina e la polpa, cioè gli strati inferiori, da cambiamenti termici e sostanze che ingeriamo quotidianamente.

Le 10 principali cause della sensibilità dentale sono:

  • Spazzolare i denti troppo forte o in maniera errata;
  • Dentifrici aggressivi (come ad esempio quelli sbiancanti);
  • Digrignare i denti;
  • Mangiare cibi acidi;
  • Uso prolungato di un collutorio errato;
  • Accumulo di placca;
  • Problemi alle gengive;
  • Carie dentale;
  • Dente rovinato;
  • Intervento ai denti.

Sensibilità dentale in Gravidanza

Spesso le donne in dolce attesa possono soffrire di sensibilità dentale. Questo è dovuto al fatto che durante la gravidanza l’aumento dei livelli di estrogeni può avere conseguenze anche nel cavo orale. I cambiamenti ormonali possono modificare anche la composizione della saliva aumentando la predisposizione all’accumulo di tartaro e placca incrementando il rischio di carie e gengiviti. Ecco perché durante il periodo di gravidanza è importante seguire una buona igiene orale e fare una o più visite periodiche dal dentista per evitare questi problemi.

Come porre rimedio a questo problema?

  1. Ridurre il consumo di alimenti acidi;
  2. Utilizzare prodotti con fluoro;
  3. Cambiare lo spazzolino; Bisogna optare per spazzolini con setole morbide;
  4. Usare dentifrici specifici per la sensibilità; tra i più utilizzati troviamo Sensodyne, Elmex, Bio Repair.

In ogni caso, se si accusa un forte dolore ai denti a causa della sensibilità la prima cosa de fare è rivolgersi ad un dentista che dopo una attenta visita sarà in grado di stabilire quel è la causa dell’ipersensibilità e consigliare il trattamento più corretto per risolvere il problema.


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27 ottobre 2017 News0

Lo sapevi che esistono alimenti che fanno bene ai denti e che combattono le carie?

Prima di scoprire quali sono questi alimenti, i cibi ingeriti possono essere distinti in:

  • Cariogeni: aumentano sensibilmente il rischio carie e risultano lesivi per il dente;
  • Cariostatici: non hanno nessun effetto diretto sulla carie, quindi hanno un’azione neutra;
  • Anti cariogeni: ostacolano la formazione della carie.

Tra gli alimenti anti cariogeni, rientrano i cibi che:

  • Non si attaccano ai denti e al bordo gengivale, quindi alimenti che non sono appiccicosi;
  • Hanno un basso o nullo contenuto di zuccheri;
  • Contengono minerali preziosi per la salute dello smalto, come fluoro e calcio;
  • Non sono acidi;
  • Favoriscono la crescita di batteri benefici nel cavo orale.

Tra gli alimenti che combattono la carie e che quindi fanno bene ai denti troviamo:

  • Verdure crude e fibrose (finocchi, peperoni, carote);
  • Frutta fresca non troppo zuccherina (mele e pere);
  • Frutta secca a guscio (noci, mandorle)
  • Latte, latticini e formaggi stagionati
  • Acqua e bevande senza zucchero e alcaline (tisane alle erbe).

Altri alimenti importanti sono quelli:

  • Con proprietà antibatteriche (aglio, cipolla, mirtilli);
  • Ricchi di vitamina A (ottima per lo smalto);
  • Ricchi di vitamina C (ottima per il benessere delle gengive);
  • Ricchi di calcio (latte, latticini e formaggi) e fosforo;
  • Ricchi di fluoro (mele o tè).

Pertanto, gli alimenti più cariogeni in assoluto sono quelli acidi e zuccherati (ad esempio la Cola) e quelli ricchi di zuccheri e appiccicosi (ad esempio cioccolata, caramello, torrone, caramelle gommose ecc..).

E il chewing-gum senza zucchero?
Questi possono essere inclusi nella categoria di “alimenti” anti cariogeni. Lo xilitolo, presente in questi prodotti, non viene attaccato dai batteri della placca e quindi esercita un’attività antibatterica. La masticazione del chewing-gum favorisce la produzione di saliva e quindi alla rimozione dei residui alimentari. I chewing-gum, anche se senza zucchero, non devono e non possono sostituire una corretta igiene con spazzolino e dentifricio.

Fatta la distinzione, è importante considerare anche il momento della giornata in cui si consumano i cibi. A tal proposito:

  • È preferibile consumare gli alimenti cariogeni saltuariamente;
  • È preferibile consumare gli alimenti cariogeni ogni volta che è possibile lavarsi i denti;
  • È preferibile che dopo il consumo di alimenti cariogeni, vengano assunti cibi anti cariogeni e che quindi fanno bene ai denti e combattono la carie (frutta secca a guscio, frutta fresca non acida, verdure crude e fibrose, latticini e formaggi stagionati.

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19 ottobre 2017 News0

Da sempre gli zuccheri sono considerati i nemici numero uno dei nostri denti, ma in realtà quando parliamo di zuccheri dobbiamo parlare di molte più sostanze.

Come facciamo quindi a distinguere gli zuccheri buoni da quelli cattivi?

Gli zuccheri cattivi (zuccheri-liberi) sono il Saccarosio, Glucosio, Fruttosio, Galattosio, Lattosio Maltosio, Trealosio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di limitare il consumo di zuccheri liberi ad un massimo di 5-7 cucchiaini al giorno, in quanto l’uso spropositato di questi zuccheri con un errato stile di vita può causare dipendenza e malattie come carie, obesità, diabete o malattie cardiovascolari.

Gli zuccheri buoni o non cariogeni sono invece quelli alcolici che devono la loro proprietà all’inattaccabilità dai batteri orali con conseguente mancata formazione di acidi, primi responsabili della carie. Gli zuccheri alcoolici hanno un gusto simile agli zuccheri liberi, ma contenuti calorici molto inferiori e aiutano a contenere l’aumento di peso corporeo.

Tra gli zuccheri buoni troviamo il miele, prodotto non solo migliore, ma anche più naturale. È un alimento energizzante ed ha proprietà terapeutiche. Ha potere disinfettante e compie un’azione tonico-digestiva e antiacida per lo stomaco essendo anche un antibiotico naturale. Il miele seda la tosse, migliora il sonno e il tono psichico ed ha un lieve effetto diuretico. Inoltre, è un ottimo ricostituente per bambini e anziani.

Dei dubbi sorgono sulla stevia, zucchero buono, ma ultimo in classifica. Nasce dalla pianta omonima con un potere dolcificante 200 volte superiore a quello del saccarosio, non ha poteri nutrizionali, ma è consigliata per pazienti in sovrappeso per ridurre la voglia di dolce e per chi ha problemi dentali perché non produce carie.


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25 luglio 2017 News0

Il loro nome deriva dal fatto che generalmente spuntano verso i 25 anni di età. È proprio per questo motivo che oggi vengono chiamati “denti del giudizio”, perché spuntano quando si è già adulti, ovvero un’età considerata del giudizio.

Quasi tutti abbiamo i denti del giudizio, ma non tutti abbiamo lo spazio necessario per farli erompere normalmente. Spesso rimangono inclusi nell’osso oppure rimangono sotto gengiva con la formazione di cisti che possono danneggiare i denti vicini e l’osso stesso. In altri casi spuntano solo in parte (semi inclusi), forando la gengiva e causando infezioni anche gravi (pericoronite).

Questa è un’infiammazione acuta della gengiva che circonda un dente parzialmente erotto, offrendo così una porta di ingresso ai batteri. In queste condizioni possono comparire effetti collaterali come fastidio, dolore, problemi ad alimentarsi e ad aprire la bocca. Occorre quindi sottoporsi ad una cura antibiotica, ma se la condizione si ripresenta la soluzione migliore è l’estrazione.

In ogni caso l’estrazione è consigliata:

  • Nei casi in cui il dente del giudizio viene danneggiato da un ascesso dentale o altre malattie infettive;
  • Se il dente non nasce allineato con gli altri, non permette la corretta pulizia dei denti e si corre un maggior rischio di prendere carie e altre patologie;
  • Nel caso in cui i denti del giudizio crescono in posizione orizzontale e questi vanno a spingere contro i molari;
  • Quando questi sono presi di mira da carie e in questo caso si deve intervenire con un intervento di otturazione o di devitalizzazione;
  • Quando, il mancato sviluppo della dentatura, provochi infiammazioni e mal di denti o la formazione di “cavità” gengivali che provocano l’infiltrazione di batteri molto pericolosi per la nostra salute;
  • Quando il dente non si sviluppa correttamente e rimane parzialmente incastrato sotto la gengiva.

Ad oggi, gli orientamenti scientifici, tuttavia, sconsigliano l’estrazione dei denti del giudizio. Non esistono, infatti, studi affidabili a favore dell’estrazione di denti del giudizio sani. La strategia migliore sembra essere il controllo regolare del paziente, associata a decisioni prudenti che aderiscono a indicatori precisi della rimozione.

Inoltre, l’operazione di estrazione del dente del giudizio è un intervento chirurgico e quindi richiede sempre una buona preparazione attraverso opportune visite. Inoltre, alcuni fattori, come ad esempio l’esperienza del medico o lo stato di salute del paziente, possono influire su tutto il percorso di convalescenza di una persona.


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10 luglio 2017 News0

Lo sapevi che i denti…?

10 Curiosità sui denti

1. Secondo gli studi più recenti, le persone che si lavano i denti almeno due volte al giorno hanno fino al 70% di rischio in meno quando si tratta di soffrire di infarti o ictus.

2. Un ottimo metodo per prevenire l’erosione dentale è quello di mangiare un cubetto di formaggio dopo aver masticato qualcosa di acido. Infatti il formaggio rende la saliva più alcalina e ciò diminuisce il rischio di erosione dentale e quindi anche di carie.

3. Anche ai tempi degli Inca c’erano problemi di mal di denti e grazie alle loro ricerche, l’antropologa Francoise Barbra Freedman ha scoperto che un buon rimedio era masticare una pianta tropicale, l’Alcmella Oleracea, nota anche con il nome di Crescione di Para, oggetto di studio delle maggiori case farmaceutiche.

4. I rimedi della nonna considerati tra i più efficaci oggi giorno includono l’uso dell’olio di chiodi di garofano. Basta un batuffolo di ovatta imbevuto di questo olio e applicato sulla zona dolorante per calmare i sintomi di qualche infezione dentale.

5. Durante il Medio Evo uno dei metodi più diffusi per curare il mal di denti era quello di applicare una polvere a base di scarafaggi e lucertole direttamente sul dente. Apparentemente questo tipo di polvere calmava il dolore fino a che il dente non cadeva in conseguenza di qualche malattia dentale.

6. Lo sapevate che nel periodo preistorico gli uomini soffrivano meno di carie pur non avendo i dispositivi dentali per pulirsi i denti che esistono oggi? La spiegazione è semplice. Gli alimenti che causano la carie sono soprattutto quelli che contengono gli zuccheri raffinati, zuccheri che non esistevano secoli e secoli fa.

7. Nell’antica Roma i denti traballanti venivano curati con dei fili d’oro. I fili d’oro venivano avvolti intorno ai denti per tenerli in posizione ed evitare che questi cadono. Si tratta di una specie di trattamento equivalente all’odierno splinting, usato per chi soffre di parodontite.

8. Lo sapevi che gli armadilli possono avere fino a 104 denti? Ma il record è battuto dalla lumaca, che può raggiungere il numero di 21.000 microscopici denti.

9. Generalmente, una persona nell’arco della propria vita, passa 38.5 giorni a spazzolare i propri denti.

10. Se soffrite di mal di denti, evitate di cercare trattamenti su internet. In molti casi si è dimostrato che le ricette fai da te contro i denti fanno più male che bene all vostra salute dentale. L’unica cosa giusta da fare in caso di mal di denti e contattare subito il vostro dentista!


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21 giugno 2017 News0

Tumore del cavo orale, continuano le visite gratuite

Fino al 16 giugno sarà possibile effettuare una visita gratuita da un dentista ANDI aderente per la prevenzione del tumore del cavo orale.
Neoplasia che ogni anno colpisce 8.000 persone, mentre i decessi sono oltre 3.000. Il tasso di mortalità negli ultimi anni è in lento ma costante aumento per tutte le età: la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è complessivamente pari a circa il 45% e questo nonostante basti diagnosticarlo nello stato iniziale della neoplasia per renderlo facilmente curabile.
La visita gratuita comprende un checkup su gengive, lingua e tessuti molli della bocca, ma consente anche di capire come effettuare l’autoesame e possedere quindi tutte le informazioni utili per difendersi dal tumore del cavo orale. Per informazioni e conoscere lo studio del dentista ANDI aderente più vicino a te chiama il Numero Verde dedicato: 800 911 202, oppure visita il sito: http://www.oralcancerday.it/

Sempre più pazienti in cura per neoplasie vengono sottoposti a terapie che prevedono l’utilizzo di bifosfonati, farmaci specifici che presentano un’alta affinità per le ossa. Gli effetti positivi derivanti dall’uso di questi farmaci sono evidenti, come la prevenzione di ulteriori danni ossei, la diminuzione del dolore e, quindi, della necessità di antidolorifici e la riduzione di fratture patologiche, nonché la riduzione della necessità di eseguire trattamenti radioterapici su segmenti scheletrici ed il trattamento delle ipercalcemie maligne.

Tra le complicanze, anche se la materia è ancora oggetto di studio, vi sono quelle legate alla chirurgia dentoalveolare praticata ai pazienti che assumono bifosfonati. Il rischio, in alcuni soggetti, è quello di sviluppare un osteonecrosi dei mascellari. Per questo il primo passo necessario e determinante è che il dentista che cura pazienti che assumono questi farmaci sia informato prima di eseguire la terapia odontoiatrica. Sulla materia il Ministero della Salute ha emanato delle Linee guida che prevedono di sottoporre il paziente prima di iniziare il trattamento con bifosfonati ad una visita odontoiatrica per la valutazione della salute orale, per l’impostazione di un adeguato programma di prevenzione e l’eventuale trattamento di patologie locali prima dell’inizio della terapia farmacologica.

Per i pazienti che assumono bifosfonati, il medico specialista o il medico di medicina generale non dovrebbero far sospendere tale terapia, ma indirizzare il paziente dall’odontoiatra, che effettuerà una attenta valutazione clinica evidenziando e trattando i problemi di salute orale e diagnosticando tempestivamente lo sviluppo di eventuali lesioni ossee o mucose. Egli potrà ricorrere a metodiche non invasive, prevedendo un monitoraggio con frequenti controlli.

Nel caso di interventi chirurgici orali indispensabili per il trattamento dell’infezione e del dolore, l’odontoiatra valuta, in accordo con il medico specialista, il possibile rischio di osteonecrosi, adotta protocolli di trattamento specifici, utilizza tecniche che minimizzino il trauma locale ai tessuti, effettua un monitoraggio postoperatorio frequente. Fondamentale, comunque è che il dentista sia assolutamente informato sui farmaci assunti dal paziente prima di iniziare la terapia


Il tuo dentista consiglia

Al pari dei denti naturali anche i dispositivi protesici devono essere curati e detersi, compresi quelli mobili che, dopo ogni pasto, vanno rimossi e accuratamente spazzolati con appositi strumenti. Utile anche detergere con soluzioni igienizzanti che, però, non sostituiscono l’azione meccanica dello spazzolino. Utile prima di reinserire in bocca il dispositivo effettuare degli sciacqui per detergere le mucose.

Lo sapevi che?

Il fumo aumenta la probabilità di compromettere l’impianto dentale. Al pari del dente naturale anche l’osso intorno all’impianto si può infiammare per una scarsa igiene orale e comportare la perdita dell’impianto.

Il sorriso più bello del Mondo

Il suo è uno dei sorrisi più invidiati di Hollywood ed anche per questo il magazine People ha incoronato Julia Roberts come l’attrice più bella del mondo nel 2017. La 49enne attrice diventata famosa dopo il film Pretty Woman ha vinto davanti a Jennifer Aniston e Sandra Bullock. Altre due attrici che a sorriso non hanno nulla da invidiare.


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4 maggio 2017 News0

Tornano le visite gratuite dell’Oral Cancer Day

Sabato 13 maggio 2017 torna l’Oral Cancer Day, l’evento promosso da dalla Fondazione ANDI Onlus e dai dentisti ANDI per la prevenzione del tumore del cavo orale e per sensibilizzare i cittadini a mantenere sana la propria salute orale.
In circa 58 piazze italiane i dentisti volontari ANDI incontreranno i cittadini per parlare dei fattori di rischio e degli stili di vita da adottare per prevenire questa grave forma tumorale e per ricordare che prevenzione e visite di controllo sono lo strumento più efficace nel combattere il tumore del cavo orale e altre malattie sistemiche.
Da lunedì 15 maggio fino a venerdì 16 giugno gli studi odontoiatrici dei dentisti ANDI aderenti all’iniziativa sono a disposizione dei cittadini italiani per effettuare visite gratuite per ispezioni su gengive, lingua, tessuti molli della bocca e orofaringe e per insegnare a effettuare l’autoesame della bocca e per avere tutte le informazioni utili per difendersi dal tumore del cavo orale. Per conoscere l’ubicazione dello studio ANDI aderente all’iniziativa più vicino, chiama il Numero Verde dedicato 800 911 202 o visita il sito: https://www.oralcancerday.it/

Prevenire molte malattie sistemiche partendo dalla propria salute orale

Molti gli studi scientifici che hanno evidenziato la correlazione tra malattie sistemiche e salute orale.
Gli studi evidenziano la correlazione tra la malattia parodontale (e di conseguenza la proliferazione dei batteri che la favoriscono) e molte malattie come il diabete, problemi cardiovascolari, all’apparato respiratorio fino a problemi alla gravidanza.
Gli studi dimostrano come i batteri generati da una cattiva salute orale possono entrare nel resto del corpo attraverso la circolazione sanguigna e viaggiare nell’organismo. Di conseguenza, una corretta igiene orale risulta fondamentale non solo per prevenire o curare le malattie della cavità orale, ma anche per migliorare lo stato di salute di tutto il corpo.
Per esempio le persone con diabete hanno maggiori probabilità di avere la malattia parodontale rispetto ai non diabetici, questo perché i diabetici sono più suscettibili a contrarre infezioni.
Alcune ricerche hanno evidenziato che le persone con malattia parodontale hanno quasi il doppio delle probabilità di soffrire di malattie coronariche rispetto ad individui senza malattia parodontale.
Malattia parodontale che può anche inasprire patologie cardiache preesistenti.
Alcuni studi hanno anche evidenziato una relazione tra malattia parodontale e ictus.
Altri studi hanno rivelato che i batteri che si sviluppano nella cavità orale, soprattutto nelle persone con malattia parodontale, possono essere inalati nei polmoni e causare malattie respiratorie come la polmonite.
Per quanto riguarda i rischi di una cattiva salute orale sulla gravidanza, la comunità scientifica indica la necessità di mantenere in buono stato la propria salute orale anche per prevenire malattie per il nascituro oltre che problemi alla mamma in dolce attesa.
Stile di vita sano, passando da una corretta alimentazione ed al bando di fumo ed alcol ma soprattutto una attenta igiene orale e visite regolari dal dentista, sono gli strumenti a disposizione dei cittadini per prevenire le complicazioni e mantenere in salute non solo il proprio sorriso ma la salute generale.


Il tuo dentista consiglia

Da evitare zuccheri ed altri cibi che possono alterare i livelli di acidità e la quantità di zuccheri presenti nella saliva. Bene tutti quei cibi che non alimentano i batteri che favoriscono la carie o che corrodono le superfici dei nostri denti.

Lo sapevi che?

Le persone con placca o malattia parodontale hanno livelli elevati di batteri orali e possono essere più suscettibili a malattie polmonari o disturbi respiratori come asma o enfisema.

Federica Pellegrini nuovamente dal dentista e sui social

Molto attiva sui social la campionessa Federica Pellegrini torna a informare i sui fans della cura alla propria salute orale e delle sedute dal dentista. Questa volta un video la ritrae dolorante dopo la seduta dal dentista con il ghiaccio sintetico sulla guancia.


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24 aprile 2017 News0

I DENTI DECIDUI O DENTI DA LATTE
Cosa deve sapere un genitore?

I denti decidui sono 20 e la loro eruzione inizia intorno ai 6 MESI di vita, ma ci possono essere eruzioni precoci o tardive rispetto a tale data. I primi a erompere sono i 2 incisivi centrali inferiori (A), poi i 2 incisivi centrali superiori (B), i 2 laterali superiori (C) e i 2 laterali inferiori (D). Successivamente 4 canini (E) e 8 molari (F). Questi ultimi verranno sostituiti dai premolari permanenti. I molari permanenti erompono all’età di 6 ANNI e non verranno più sostituiti.

I denti da latte hanno una FUNZIONE importantissima per la salute ed il benessere del bambino, pertanto i genitori devono prendersene cura sin dai primi mesi di vita anche quando NON sono ancora spuntati, insegnando al bambino le prime manovre di igiene dentale, abituandoli alle regolari visite dal dentista e trasmettendo fiducia e serenità. La funzione masticatoria dei denti da latte viene garantita dalla loro integrità. I denti decidui sono esattamente come i denti permanenti e quindi possono CARIARSI e dare DOLORE con la stessa intensità dei denti degli adulti. Può insorgere una PULPITE e si possono formare gli ASCESSI. Un dente deciduo cariato porta a un accumulo di residui di cibo tra dente e dente, con infiammazione della gengiva e dolore alla masticazione. Il bambino inizia a masticare SOLO DA UN LATO o a non desiderare certi tipi di cibi o a ingerire SENZA masticare, determinando conseguenze anche sulla SALUTE GENERALE.

I FAMILIARI, utilizzando lo stesso cucchiaino o succhiando il ciuccio o la tettarella, possono trasmettere, tramite goccioline di saliva, i batteri che determinano la carie. La prevenzione quindi passa anche attraverso la cura e l’igiene della bocca dei genitori e di chi sta vicino al bambino.

Mantenere denti da latte sani porta a preservare gli SPAZI che verranno occupati dai denti permanenti, DIMINUENDO il rischio di affollamenti e semplificando le eventuali correzioni ortodontiche (APPARECCHI). CIUCCI e TETTARELLE possono, nel lungo periodo, modificare le strutture ossee del palato favorendo malposizioni dentarie. Bisogna quindi cercare di farne un uso limitato nel tempo.

TUTTO SI BASA SULLA FIDUCIA
E dal dentista?

Il rapporto che il vostro bambino instaurerà con il dentista sarà fondamentale per il successo della prevenzione e per la sua salute orale di tutta la vita. Tutto si basa sulla fiducia e sarete voi a TRASMETTERLA al bambino.

Il meccanismo è molto semplice. Il bambino si fida di voi, voi del dentista e di conseguenza il bambino ha fiducia ed è tranquillo dal dentista. Cercate di non far trasparire le vostre eventuali paure o ansie perché il bambino se ne accorge subito.

Durante la prima seduta entrerete con il bambino ma lasciate che nelle successive entri da SOLO. Sarà più responsabile e meno capriccioso. Instaurerà un rapporto personale con il dentista che lo cura, cosa di fondamentale importanza.

Cercate di NON portarlo alla seduta quando è particolarmente stanco, magari dopo 8 ore di scuola. Sarà nervoso e maldisposto. Se sono necessarie delle cure meglio accompagnarli nelle prime ore della mattina, quando è più riposato.

LE SIGILLATURE FANNO PARTE DELLA PREVENZIONE
Che cosa sono le sigillature?

Vengono eseguite tra i 6 e gli 8 anni quando il bambino è in dentizione mista. Generalmente si sigillano i primi molari permanenti ma talvolta anche i secondi se il bambino presenta un’alta cariorecettività.

Quando i primi molari permanenti erompono presentano sulla superficie masticante dei solchi molto PROFONDI in cui facilmente si fermano residui di cibo che porteranno velocemente il dente a cariarsi. La sigillatura consiste in un trattamento in cui tali solchi vengono puliti e poi “riempiti” con una RESINA contenente Fluoro, in modo tale che il cibo non possa più fermarsi e lo smalto venga rinforzato.

È un trattamento NON particolarmente lungo e non doloroso. È estremamente utile e conservativo, ma deve essere eseguito seguendo un attento protocollo.

Perché le sigillature possano essere durature ed efficaci devono essere eseguite con la DIGA. La diga è un foglietto di gomma che serve a isolare il dente, in modo che rimanga asciutto durante tutti i passaggi del trattamento.

La durata delle sigillature è variabile, generalmente è un trattamento che si esegue una sola volta nella vita del bambino perché con il passare del tempo il dente si consuma ed i solchi risultano meno profondi. Inoltre il bambino, crescendo, impara a pulire sicuramente con più attenzione e cura i propri denti.

Le sigillature servono per prevenire la carie a livello della superficie masticante ma questo NON significa che i denti sigillati non possano più cariarsi. Se non si esegue con cura l’igiene orale utilizzando anche il filo interdentale, i denti, anche se sigillati sulla superficie masticatoria, possono poi cariarsi a livello interprossimale, cioè tra dente e dente.

LA ROTTURA DI UN DENTE
Cosa fare in caso di trauma?

Non è infrequente che un bambino possa subire un trauma a livello dei denti, o giocando, o facendo sport o in un incidente. In qualsiasi caso chiamate il vostro dentista che lo visiterà in GIORNATA.

Nel frattempo dovete lavare la ferita con ACQUA corrente. Generalmente il trauma interessa anche i tessuti molli, quindi anche le labbra e le gengive devono essere lavate con cura. Cercate di arrestare l’eventuale sanguinamento comprimendo con una garzina l’area traumatizzata.

Controllate se i denti sono integri o si sono rotti. Nel secondo caso cercate il FRAMMENTO e mettetelo in soluzione fisiologica, nella saliva o nel latte e portatelo al dentista. Qualora il trauma avesse portato alla perdita di tutto il dente (AVULSIONE) è importante che voi riusciate a raggiungere il dentista nel più breve tempo possibile. Nel frattempo conservatelo in ambiente umido, saliva o soluzione fisiologica.

LA PREVENZIONE IN GRAVIDANZA
Cosa fare aspettando un bambino?

I nove mesi che precedono la nascita di vostro figlio sono caratterizzati da modificazioni ormonali che agiscono anche a livello orale. Particolare cura dovrà essere rivolta all’igiene orale.

Le gengive sanguineranno più facilmente, quindi dovrete fare delle sedute di igiene più RAVVICINATE dal vostro dentista.

Avvisate di essere in gravidanza perché nei primi 3 mesi NON BISOGNA eseguire esami radiografici. Nei mesi successivi si potranno fare eventuali cure dentali, se urgenti. L’anestesia può essere fatta SENZA arrecare danno al bimbo.

È dimostrato che i batteri cariogeni vengono TRASMESSI dalla madre al figlio, pertanto ricordate sempre la vostra igiene orale durante la gravidanza e nei primi anni di vita del bambino. Questa condizionerà lo stato di salute orale di vostro figlio.

Anche l’ALLATTAMENTO sarà un periodo delicato per i vostri denti e le vostre gengive, quindi cercate di trovare sempre il tempo, anche dopo che sarà nato il vostro bambino, per fare visite periodiche ed avere cura di voi.

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LA PREVENZIONE: I 4 LIVELLI DI INTERVENTO

1. IGIENE
Come si puliscono i denti del bambino?

Anche prima che i denti erompano è necessario prendersi cura della bocca dei bambini. Con una GARZA STERILE inumidita bisogna massaggiare le gengive, la lingua e l’interno delle guance. L’eseguire queste manovre parlando al neonato con voce rassicurante e con sorrisi lo abituerà a ricollegarle ad un evento piacevole.
Quando i primi dentini saranno erotti possiamo iniziare a utilizzare uno spazzolino con testina PICCOLA e setole MORBIDE ma SENZA dentifricio.

Intorno ai 3 anni il bambino vorrà iniziare a lavarsi i denti da solo. Potrete farglielo fare aiutandolo, insegnandogli i movimenti corretti e guidando la sua mano. Anche in questo periodo si può utilizzare lo spazzolino senza dentifricio, a meno che il bambino non sia in grado di gestire perfettamente la deglutizione e siate sicuri che NON lo ingerisca ma lo sciacqui. Pulite lentamente tutti i denti assicurandovi di raggiungere tutte le superfici. Ripetete l’operazione 2 volte al giorno senza rinunciare mai a farlo DOPO la cena, prima di dormire. Una volta che il bambino sarà in grado di gestire bene la DEGLUTIZIONE potrà utilizzare anche il dentifricio, quello che più gli piace, sempre SENZA ingerirlo. Lavarsi i denti insieme può essere molto utile per insegnare ai vostri figli i movimenti e l’importanza dell’igiene orale.

2. FLUOROPROFILASSI
Che cosa è il fluoro e a che cosa serve?

Lo smalto dei denti è per natura costituito da idrossiapatite, che nel processo carioso viene distrutta dalle sostanze acide liberate dai batteri. Il Fluoro è una sostanza presente in natura, non un farmaco, che se assunto con regolarità nelle prime fasi di vita fa sì che lo smalto diventi più RESISTENTE alla sostanze acide, quindi più resistente alla carie. Il fluoro si trova nell’acqua potabile, nell’acqua minerale, in bevande, cibi, dentifrici, gel e collutori.

Secondo le normative dell’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ l’uso quotidiano di dentifrici al fluoro a partire già dai 6 mesi di vita, eventualmente integrati con l’applicazione professionale di gel e vernici nei pazienti che hanno una maggior tendenza alla carie, è dimostrato essere in grado di rendere i denti più resistenti riducendo l’incidenza della patologia cariosa. Chiedete al vostro dentista come potete agire e quando.

3. LA DIETA
Come l’alimentazione aiuta a mantenere i denti sani?

L’alimentazione ha un ruolo determinante nella prevenzione della carie e quindi nella salute orale del bambino. Esistono cibi che sono più “PERICOLOSI” di altri ricchi in CARBOIDRATI e ZUCCHERI.
È necessario fare attenzione ad esempio all’assunzione di alcuni frutti, particolarmente ricchi di zuccheri, alle bibite zuccherate e ai succhi di frutta. Eliminare tutti questi alimenti non è corretto, ma potete insegnare ai vostri figli alcune regole importanti come:

  • lavarsi i denti dopo aver mangiato, anche dopo la MERENDA
  • preferire l’uso della CANNUCCIA bevendo bibite o succhi di frutta
  • cercare di contenere la frequenza delle assunzioni di questi alimenti

Non dimenticate infine che l’azione cariogena non è legata solo al quantitativo di zuccheri o carboidrati contenuti in un cibo o in una bevanda, ma anche al suo grado di acidità. Tutte le bevande GASSATE o gli INTEGRATORI per gli sportivi, il THE’ e tutti i preparati LIOFILIZZATI sono estremamente dannosi per i denti dei vostri figli, come per i vostri.

4. ABITUDINI (S)CORRETTE
Cosa non fare MAI?

I primi anni di vita dei bambini sono importantissimi per ciò che possono imparare dalle nostre abitudini e comportamenti. Ai genitori quindi il compito di non compiere degli errori e di essere maestri nell’insegnare l’importanza della cura e della prevenzione.

Ai neonati NON dare mai il ciuccio intinto nel MIELE o nello ZUCCHERO, anche quando i dentini non sono ancora erotti. NON fare mai addormentare il bambino con un biberon di CAMOMILLA altamente zuccherata. Tali abitudini potrebbero portare ad una cariorecettività molto alta. Esiste una patologia, definita “SINDROME DA BIBERON” in cui i bambini presentano già nei primissimi anni di vita tutti i denti anteriori cariati e completamente distrutti a causa di queste due abitudini sbagliate. Togliete il prima possibile (intorno ai 12 mesi) al vostro bambino il ciuccio ed insegnategli poco più tardi a bere dalla tazza e non dal biberon, per evitare che l’uso prolungato possa modificare il palato e portare a malposizioni dentali.


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24 aprile 2017 News0

La lesione cervicale non cariosa consiste nella perdita di tessuto dentario a livello della porzione più vicina alla gengiva per cause diverse dalla patologia cariosa. Le lesioni possono essere di vario aspetto: cuneiformi, discoidali, appiattite e irregolari.

Possono coinvolgere la corona del dente (smalto e dentina), solo la radice (dentina e cemento) o entrambe.

Se coinvolgono la radice del dente di solito comportano anche una recessione gengivale, ovvero un abbassamento o ritiro delle gengive.

Questo tipo di lesioni sono generalmente causate da diversi fattori (eziologia multifattoriale), ovvero potrebbe sussistere una coesistenza di due o più delle seguenti condizioni:

ABFRAZIONE
Dovuto allo stress occlusale/masticatorio, che provoca dei crack cervicali, (che predispongono ad erosione ed abrasione), tipici dei pazienti BRUXISTI.

ATTRITO
Perdita di smalto, dentina o materiale da restauro per contatto dente-dente.

EROSIONE
Perdita di smalto e dentina per azione di un agente chimico (non batterico). Possono essere acidi di origine estrinseca (BIBITE ACIDE, FRUTTA, SUCCHI DI FRUTTA) o intrinseca (ANORESSIA, BULIMIA, REFLUSSO ESOFAGEO, RIGURGITO).

ABRASIONE
Perdita di sostanza dentale per motivi diversi dal contatto dentale. Tipica lesione da abrasione è quella da SPAZZOLAMENTO eccessivo e/o errato.

Queste lesioni coinvolgono soprattutto il lato vestibolare (esterno, verso le guance) dei denti.

Le indicazioni al loro trattamento sono varie:

– ipersensibilità dentinale (con fastidio, dolore e conseguente scarso controllo della placca).

– accumulo di placca dovuto alla forma e/o alla profondità della lesione che rendono difficile o meno efficace il controllo della igiene orale e della salute gengivale.

– motivi estetici: le lesioni appaiono infatti pigmentate, di colore scuro e spesso associate a una recessione gengivale.

Il trattamento delle lesioni cervicali non cariose consiste nel restauro con ripristino della sostanza dentale persa tramite l’esecuzione di un’otturazione in composito eseguita con tecnica adesiva, quindi con scarsa o nulla preparazione di cavità.

Nel caso della contemporanea presenza di una recessione gengivale che necessiti di un intervento per il ripristino dei corretti rapporti tra i denti e i tessuti gengivali di sostegno, il restauro dev’essere eseguito prima della chirurgia mucogengivale (copertura della recessione). In questo modo si può usare facilmente la diga di gomma, non c’è interferenza con i tessuti molli ed è più predicibile il corretto posizionamento del margine dell’otturazione, il quale guiderà e proteggerà la guarigione e maturazione del tessuto gengivale nella nuova posizione.

Prima di procedere agli interventi sopra descritti, sarà necessario però andare a rimuovere o controllare le cause che hanno provocato la lesione al dente e la recessione gengivale. Ciò diminuirà drasticamente il pericolo di fastidiose recidive ed aiuterà a mantenere il risultato raggiunto più a lungo nel tempo.

 

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27 marzo 2017 News0

Sono tre i comportamenti più diffusi frutto di false credenze sulla salute orale.

Lavarsi i denti subito dopo aver mangiato, sciacquarsi la bocca con l’acqua per liberarsi del dentifricio e bere succhi di frutta pensando che siano meno dannosi delle bibite gassate. Lo rivela uno studio della FDI – World Dental Federation (Federazione dentaria internazionale) condotto in 12 paesi per scoprire cosa sa la popolazione della salute orale e quali regole di comportamento adotta. Per il 56% degli intervistati, lavarsi i denti appena finito di mangiare è una buona pratica. Al contrario i dentisti raccomandano di aspettare almeno trenta minuti dopo ogni pranzo prima di prendere in mano lo spazzolino. Il 68% si sciacqua la bocca con l’acqua per togliere il residuo di dentifricio credendo di far bene. E invece anche questo può essere un comportamento sbagliato. L’indicazione dei professionisti della salute orale è infatti di evitare il risciacquo con l’acqua, limitandosi a sputare il dentifricio in eccesso. In questo modo la massima esposizione al fluoro è assicurata. Si attesta al 36% il numero di quelli che pensano che i succhi di frutta siano meno dannosi delle bibite gassate. La verità è che in entrambi i casi il livello di zuccheri contenuti è elevato, quindi possono essere causa di carie. Lo studio della World Dental Federation rivela che solamente il 28% degli intervistati ha riconosciuto che per preservare la salute orale è importante bere alcol in maniera moderata. Il 66% sa di dover evitare il fumo se non vuole avere problemi di salute orale e il 69% riconosce che consumare un consumo eccessivo di zuccheri è dannoso per la salute. Il 77% del campione del sondaggio sa che è una buona abitudine fare una visita odontoiatrica una volta l’anno, ma poi solo il 52% dichiara effettivamente di farla. Per il 67% della popolazione presa in considerazione dallo studio è evidente che ci si debba sottoporre a visita dal dentista dopo aver evidenziato segnali di cattiva salute orale. Solo il 42% però dopo averlo fatto segue le indicazioni dell’odontoiatra.

Il tuo dentista consiglia

Dopo aver lavato i denti, soprattutto alla sera, è consigliabile risciacquare la bocca con un collutorio. In commercio sono molti i prodotti disponibili. Attenzione: hanno caratteristiche differenti. Chiedi al tuo dentista di prescriverti quello più adatto alle tue esigenze cliniche.

Lo sapevi che

Lavarsi i denti subito dopo i pasti potrebbe essere più dannoso che non lavarli in quanto si rischierebbe di danneggiare molto di più lo smalto, corrodendo addirittura i denti, soprattutto dopo aver bevuto bibite gassate o aver mangiato cibi acidi. Meglio attendere 30-60 minuti.

Il dentista più sexy del mondo!

Si chiama Karim Giacomini, le origini sono brasiliane, di professione fa il dentista a Los Angeles e a tempo perso il modello. Ad incoronarlo come dentista più sexy al mondo è stata la rete, visto i suoi followers su Instagram, oltre 44 mila. Ogni suo scatto diventa virale, soprattutto se ritrae il suo fisico palestrato.


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